Sono luoghi nascosti, perlopiù appartati, seppure prossimi ad importanti vie di comunicazione, ma estremamente caratteristici e sorprendenti quelli che si possono visitare incamminandosi da Lupoglav, paese croato dell'Istria interna, alla volta della Vela Draga / Valle delle Candele, al cospetto dell'alto Ucka / Monte Maggiore, l'elevazione più alta della Penisola. Qui la storia e la civiltà dei villici hanno lasciato tracce interessanti ed antiche, che raccontano di castelli, ville padronali, latifondi e, più recentemente, di piccoli villaggi raccolti nei punti più favorevoli dell'altopiano, ovvero di un'esistenza lontana, che non c'è più. La vegetazione tende a riappropriarsi dei terreni sottrattile a suo tempo per l'edificazione e la gente di oggi, ridotta ad una manciata di abitanti (la piccola scuola di Brest pod Uckom è l'emblema più eloquente del progressivo spopolamento rurale), non se ne cura più, intenta ad affrontare i dubbi, le perplessità e le angosce della Croazia contemporanea, alla vigilia del suo ingresso non indolore nell'UE.
Bellissimo il panorama dall'orlo dell'altopiano alle porte di Brest pod Uckom, verso l'Istria Orientale, dominata dall'Ucka e dal Sissol, ai piedi dei quali si estende un basso sistema collinare interrotto da dolci vallate e da qualche larga pianura: solo laggiù si sviluppano le piccole frazioni ubicate od in cima al colle, a guardia del territorio circostante, od in piano a sostegno delle vie di comunicazione.
La Natura trova la sua massima espressione nella Vela Draga / Valle delle Candele, la nostra destinazione.
Un'impressionante forra interrompe d'improvviso e d'incanto i pendii SO dell'Ucka, dando modo di osservare la geologia e la flora del territorio sul quale insiste. E' spettacolare il suo sinuoso aprirsi tra i boschi dorati dei colori autunnali e le bianche rocce calcaree che compongono i pendii del monte. Si racconta, che la sua origine sia dovuta al cedimento della volta di un'enorme cavità sotterranea, in virtù del cui collasso sono rimaste tuttora visibili le stalagmiti più grandi, che appaiono come delle candele, da cui il toponimo. Un divertente sentiero didattico consente di visitarne il tratto più significativo e caratteristico, che si sviluppa nei pressi della ferrovia dell'Arsia[1]. L'uomo, in tempi più recenti, è intervenuto in duplice maniera su questo territorio: inizialmente con la realizzazione del tracciato ferroviario suddetto, pensato per la realtà estrattiva di Arsia, quindi con la realizzazione dei viadotti e del tunnel stradale dell'Ucka; resosi conto della valenza e della rilevanza ambientale dell'area, ha assurto la stessa a parco naturale.
E' vivo auspicio, che quest'incantevole area non subisca in avvenire ulteriori alterazioni, dovute al non sempre oculato agire della mano dell'uomo.
Buona visita,
Giuliano.
[1] Precedentemente ho descritto l'intero percorso della Ferrovia dell'Arsia / Rasa con una relazione ad essa dedicata
