.
Coronare un piccolo sogno personale, che conservavo da diversi anni: questo ha rappresentato l'ascesa alla vetta del Monte Polinik (Austria), isolata elevazione delle Gailtaler Alpen sovrastante l'Angerbachtal e la storica costruzione della Plöckenhaus, prossima alla frontiera con l'Italia di Passo Monte Croce Carnico.
Innumerevoli volte ho percorso sin da bambino quella strada ed il paesaggio mi ha sempre affascinato. Altrettante volte mi sono fermato al ristoro ed incamminato lungo la parte iniziale dell'Angerbachtal, sino al suggestivo Grünsee, nelle cui acque si specchia il Polinik. Regala sensazioni grandiose l'osservare l'altissima ed imponente montagna illuminata dagli ultimi raggi solari, che evidenziano il verde intenso dell'abetaia, che si sviluppa a quota più bassa, ed il candore della roccia, che caratterizza la sezione sommitale del Polinik.
Osservarlo dal basso, cercando d'indovinare dove s'insinua il sentiero nella sua risalita, incuriosisce ed attira l'escursionista.
E' il sabato immediatamente successivo a Ferragosto, quando decidiamo d'incamminarci alla volta della vetta del Polinik, che incute rispetto nel visitatore, lasciandogli immaginare il grande dislivello da superare e la lunga marcia da effettuare. La giornata è limpida e tersa, sebbene calda.
Percorsa l'Angerbachtal, tra testimonianze storiche della Grande Guerra, raggiungiamo il Grünsee e da lì iniziamo la lunga risalita, dopo aver attraversato un verdissimo prato. L'abetaia ci attende con la sua frescura e la sua umidità, facendoci subito capire che il sottobosco è ricco di stupendi esemplari di funghi e regalandoci una bellissima visuale del Grünsee e delle vette delle Gailtaler Alpen.
Dopo innumerevoli svolte si esce dal bosco, raggiungendo una bella radura tappezzata dalla bardana, al margine della quale sorge l'Unterspielbodenalm, piccola casera in parte diruta ma ben tenuta, dove sgorga della freschissima acqua.
Rientriamo nel bosco per un ultimo tratto, dove pascolano tranquilli i buoi, che ci osservano incuriositi.
Poco oltre, usciti dal pascolo, si esce definitivamente dal bosco, per iniziare ad attraversare le estese praterie d'alta quota. La vetta del Polinik è ancora lontana. Il verde dei prati, il bianco della roccia e l'azzurro del cielo compongono questo quadro idilliaco. Perveniamo all'Oberespielbodenalm, la piccola malga superiore, da dove lo sguardo spazia sulle vette confinali e carinziane. Poco discosta si trova la pozza d'acqua per abbeverare i numerosi armenti al pascolo. S'intravede benissimo, in alto, uno stretto passaggio che pare tagliare i pascoli: è la sella di Spielbodentörl, l'angusto passaggio che dobbiamo raggiungere. Dalla forcella il panorama è semplicemente fantastico: volgendo lo sguardo all'indietro, si scorge, piccolissima, la costruzione dell'ultima malga toccata, guardando davanti, invece, la vista è ammaliata dalla vallata glaciale digradante verso l'ampio fondovalle (Gailtal), punteggiato dai numerosi paesi; Spielbodentörl è stretta tra la vetta del Polinik e la movimentata sagoma dell'Elferspitze. Pieghiamo a sinistra ed iniziamo a risalire l'ultimo tratto dell'ascesa, su sentiero più impegnativo, seppure mai esposto o pericoloso.
Dopo pochi passi il prato d'alta quota lascia il posto ai ghiaioni, alle rocce ed alla magnifica vegetazione delle rupi. La vetta del Polinik la tocchiamo al termine di questo tratto. La cima e caratterizzata da uno slargo pianeggiante contraddistinto da un ometto in pietra. Il panorama è immenso e spazia dalla zona confinale, al Coglians / Hohe Warte, alla Gailtal, al paese di Kötschach-Muthen, alla zona di Pramollo / Naßfeld. La Plöckenhaus, da dove siamo partiti, è un minuscolo puntino, 1100 m più in basso! Dalla vetta, spostandoci verso O tra le rocce, raggiungiamo la grande Croce degli Eroi, quassù posta nel 1960 a ricordo dei soldati caduti su questa montagna durante i cruenti combattimenti svoltisi tra il 1914 ed il 1918.
Sostiamo a lungo, seduti ai piedi della croce, ammirando il magnifico panorama e godendo della fresca brezza, che abbraccia il Polinik.
La discesa è lunga e sarà rallegrata dalle mucche che staranno comodamente sedute sul sentiero, guardandoci con fare simpatico. Raggiungeremo la Plöckenhaus nel tardo pomeriggio e ci congederemo dal Polinik non senza averlo guardato specchiarsi nel Grünsee illuminato dalla luce tardo-pomeridiana e non senza aver pensato a ripetere questa magnifica escursione!
Buon cammino!
Giuliano