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Spingersi a ridosso del punto più settentrionale d'Italia, scoprendone le viscere - entrando nelle Miniere di Predoi - , i castelli - su tutti il severo piccolo maniero di Castel Tures - , i borghi, risalendone i pendii o, più semplicemente, passeggiando nottetempo lungo l'argine del Torrente Aurino, respirando l'aria gelida ed ascoltando il tranquillo scorrere delle acque, che all'alba, invece, bagnano campi e fondovalli imbiancate dalla brina ed illuminate dal sole solo per qualche ora al giorno. Il fine-settimana è caratterizzato da giornate limpidissime, dove i giochi di luce prodotti dal Sole e dalle sagome incombenti delle Alpi Aurine, creano quadri paesaggistici di eccezionale fascino, che solo la montagna sa donare! M'immergo completamente nell'atmosfera e nella realtà composita della Valle Aurina, facendo sì che mi rimangano impressi nella mente e negl'occhi tanto degl'inarrivabili scorci ambientali quanto delle immagini inerenti alla storia ed all'etnologia delle popolazioni di lingua tedesca, che caparbiamente hanno popolato questi solchi.
Il primo approccio, quello storico, è dato dal severo, a tratti inquietante, ma comunque elegante mole di Castel Tures, che domina il centro sociale ed amministrativo della lunga Valle Aurina: Campo Tures. Risaliamo la valle, poi, sino quasi alla sua testata, all'ombra della Vetta d'Italia, il punto più settentrionale dello Stivale. Quì entriamo nelle viscere delle montagne, visitando il complesso minerario di Predoi.
E' l'alba di una domenica di fine Ottobre, limpidissima, fredda: non so resistere al fascino ed al richiamo di scoprire il territorio del Comune di Ahrntal / Valle Aurina. M'incammino lungo il pendio del monte sovrastante il silente villaggio che mi ospita. Cammino da solo nel bosco, che a tratti si apre con fantastiche vedute sul borgo addormentato ed ancora all'ombra, dominato, invece da boschi in veste autunnale, illuminati dal primo sole del giorno, e dalle vette delle Vedrette imbiancate dalla neve: lo spettacolo è immenso e mi ripaga nel corpo e nell'animo.
Ridiscenderemo a Brunico, per visitare l'esposizione etnografica realizzata da un uomo di montagna: Reinhold Messner.
Quindi, vorremo respirare ancora un po' di quest'atmosfera alpina, soffermandoci a Misurina, dove le 3 Cime di Lavaredo si specchiano maestose nel bel lago alpino. Bisognerebbe sostare per ore, semplicemente ad osservare in silenzio ed in pace con sè stessi questi panorami incomparabili!
Ad Ampezzo, infine, una lietissima sorpresa per me: ascoltare le interessanti spiegazioni di una stimata amica sulla Geologia di una regione a me affettivamente assai cara: la Carnia.
Apprezzate con me questi angoli delle Alpi Carniche ed Aurine!
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